Punto interrogativo: perché leggere… II parte
Rieccoci alle prese con i nostri Punti interrogativi, le domande che abbiamo sparato a bruciapelo a editor e a editori nel corso del Salone del Libro.
Nella “puntata precedente“, dopo aver raccomandato brevità e semplicità, abbiamo posto agli intervistati la più complessa delle domande: “perché leggere?”
Se la sono cavata tutti egregiamente, con la schiettezza che deriva dalla sorpresa, per cui siamo andate avanti spedite verso il prossimo quesito: una volta appurato che bisogna leggere, per quale motivo leggere proprio i tuoi/i vostri libri?
Godetevi il video per saperlo, e ascolterete anticipazioni, rivelazioni e considerazioni che speriamo vi invoglino a conoscere meglio i nostri interlocutori, e vi suscitino curiosità verso il prossimo punto interrogativo…
le domande spesso son migliori delle risposte! 🙂
Va be’, ma cosa dovevano rispondere. E’ come quando a me domandano: Perché scrivi? oppure Perché dovremmo leggere il tuo libro? Non c’è un perché, quindi perché domandarlo?
Secondo me i perché ci sono, anche se sono diversi per lo scrivere e per il pubblicare.
Magari lo scrittore agisce più d’impulso (anche se non credo senza un motivo, qualunque sia), ma una casa editrice di solito ha un progetto e il non saperlo spiegare è un punto a sfavore. Fermo restando che questo non era un test, ma un semplice gioco!
A presto!