Vita breve e infelice di uno scrittore di fantascienza
Sono tempi duri per gli scrittori di fantascienza, soprattutto per gli esordienti a caccia di concorsi in cui mettere alla prova la propria penna.
Forse siamo all’ennesima stoccata a un genere inspiegabilmente bistrattato fin dalle origini?
O il semplice riflesso della crisi che sta attraversando l’editoria nel suo complesso?
La domanda meriterebbe un’alzata di sopracciglio del signor Spock, tuttavia vorrei spendere due parole di commiato (che spero verranno confutate da qualche mente illuminata, o meglio ancora dai fatti) per la triste fine che sembra abbia fatto questo lato della sci-fi italiana.
La fantascienza italiana, per quanto poco conosciuta, ha sempre contato tra le sue fila grandi scrittori e grandi romanzi, ma anche grandi riviste che hanno tenuto alto il nome di questo genere nel nostro paese (senza dilungarmi troppo, vi rimando all’interessante Prontuario della Fantascienza Italiana) e, last but not least, numerosi concorsi di narrativa fantascientifica in lingua italiana, alcuni dei quali fondati da nomi storici della sci-fi nostrana.
Negli anni, alcuni di questi concorsi si sono persi per strada, come purtroppo spesso accade (e in parte è normale che sia).
Ho notato però che negli ultimi tempi la galassia dei concorsi sci-fi è praticamente… scomparsa!
Il Premio Alien ha chiuso i battenti nel 2006, con grande rammarico degli appassionati.
Del Premio Galassia l’ultima edizione reperibile risale al 2007.
Nessun nuovo bando dall’interessante concorso Oltrecosmo.
Il premio Apuliacon è fermo a due anni fa.
Del Fantascienza e Dintorni ho trovato solo l’e-book di una passata edizione, nessun nuovo bando.
Del Premio Akery dovrebbe esserci un’edizione 2008 di cui però non riesco a trovare molte tracce.
Del Premio Omelas è rimasto solo questo (se non ricordo male, in ogni caso, aveva sbaraccato già da un po’).
E così via, la lista è lunga.
In piena attività il Trofeo RiLL, che ammette racconti fantastici in generale, e non è quindi dedicato specificatamente alla fantascienza.
A quale santo deve votarsi un povero autore di fantascienza?
Cos’è che ha causato questa terribile morìa?
C’è speranza che in un futuro più o meno prossimo le cose tornirno alla normalità?
In attesa di saperne di più, colgo l’occasione per fare almeno i complimenti alla nostra Giulia che con il romanzo “Nelson” si è classificata finalista al Premio Odissea dedicato anch’esso a romanzi sia fantasy che fantascientifici: con il RiLL, uno degli ultimi baluardi della narrativa di genere italiana, a cui auguriamo lunghissima vita – facendo pure le corna, a questo punto!
In bocca al lupo, in attesa di conoscere la classifica finale!