Quinta regola del successo per scrittori: studia!
Dopo qualche tempo, torniamo a parlare delle regole del successo per scrittori: quella breve serie di consigli pratici e di attitudini positive che ci aiutano a scrivere meglio, a pubblicare bene e a essere felici del percorso che facciamo!
Dato che è passato qualche tempo dall’ultimo post, un brevissimo riassunto delle puntate precedenti ci sta!
A partire da un breve elenco stilato dal blogger e scrittore bestseller James Scott Bell, che a sua volta si ispira a un libro ispirato a sua volta al guru e pensatore Covey (visto quanti ispiratori? Siamo tutti piccolini, ma sulle spalle di bei giganti!) ho dedicato una serie di post ad approfondire le regole che chi scrive può seguire per aumentare la sua efficacia.
La prima Regola del Successo per Scrittori è: sii tenace!
La buona scrittura è gioia e allo stesso tempo serietà.
L’impegno e il rigore sono essenziali per ottenere risultati, al di là di ogni facile divertimentismo.
Gli obiettivi realistici sono il fulcro della seconda Regola:
Un “obiettivo ben formulato”invece ha delle caratteristiche ben precise. È molto più che “realistico”. Ti aiuta a elaborare un metodo: e quando segui un metodo, acquisisci l’abilità di creare e seguire un percorso coerente, utile ed efficace.
La terza regola: trovati un mentore! ci ricorda che non siamo soli, nella nostra lunga strada, e che a volte trovare un mentore dipende da noi.
Ed ecco che la nostra umida e solitaria scrivania può trasformarsi in un crogiuolo caldo e proficuo, nel quale mescere il bene ricevuto per ricavare il nostro contributo al mondo.
La quarta regola del successo per scrittori: sii positivo! è meno sconta di quanto possiamo pensare e implica la capacità di accettare il fallimento.
Il punto è quello che accade prima e dopo questi brutti momenti. Quanto lavoriamo su noi stessi, sul nostro senso del contesto, sulla capacità di provare gratitudine quando le cose vanno bene.
Oggi parliamo della quinta regola del successo per scrittori, secondo la quale gli autori e le autrici efficaci studiano e si documentano. Ed ecco la mia sintesi, basta un imperativo: studia!
Studiare, quando si scrive, può voler dire tante cose.
La documentazione prima della scrittura
La documentazione è un momento imprescindibile della scrittura, tanto per cominciare.
Il lavoro di documentazione è un momento lungo e molto impegnativo, che spesso può scoraggiare uno scrittore. Le reazioni comuni sono due: arrendersi e lasciar perdere tutto, o arrendersi e scrivere lo stesso, col rischio di commettere svariati errori. Noi dobbiamo però puntare sulla terza reazione, l’entusiasmo.
Ma lo studio non riguarda solo e soltanto questo particolare romanzo ambientato nella giungla in mezzo a piante dai nomi esotici. Né il tuo saggio sulla poesia intercostale che aspetta solo di vedere la luce. No, lo studio deve essere una costante della tua vita, un’attitudine esistenziale, una buona abitudine a prescindere da quello che scrivi in un certo momento.
Bell ci dice che:
l’85% delle persone di successo legge due o più libri al mese, in modo sistematico. Questo è particolarmente importante per gli scrittori, che hanno bisogno di leggere moltissimo e non solo romanzi. Ogni genere di non-fiction aiuta a espandere i propri orizzonti e a comprendere meglio l’umanità.
Cosa devi studiare per scrivere bene?
Lo studio quindi riguarda argomenti i più vari, di interesse generale o particolare, che attirano la tua attenzione, che ti incuriosiscono, che trovi stimolanti per te e le tue passioni.
Nella mia rubrica “Leggere e scrivere fantascienza” che curo mensilmente sul blog La Bottega del Barbieri, questo mese parlo proprio dell’importanza di documentarsi al di là del merito. È importante per esempio documentarsi sul metodo, cioè sulla scrittura in sé.
Leggere manuali di scrittura creativa fatti bene, compendi, zibaldoni, racconti autobiografici di autori e autrici, dissertazioni sulla narrativa e sullo scrivere è un ottimo modo per diventare più consapevole di come scrivi, di affinare l’occhio e di diventare più efficace.
E poi ci sono le letture varie: saggi, approfondimenti, fumetti, riviste e rassegne stampa, e così via.
Non puoi scrivere basandoti solo sulla tua capacità di sviluppare una bella idea: a un certo punto della tua pianificazione deve esserci un momento in cui fai mente locale, tiri giù una lista delle cose che devi studiare e te le studi.
Dal post: Leggere e scrivere fantascienza #10: La documentazione – su La Bottega del Barbieri
Se ami scrivere devi diventare un buon lettore, un lettore forte e attento. Non basta berti acriticamente quello che leggi, bisogna che impari a dialogare con il testo, a misurarti con le righe in modo critico e attivo.
In questo modo potrai davvero leggere di tutto, anche i romanzi a puntate con amorazzi tra liceali pubblicati su Wattpad (roba forte, ragazzi) e imparare qualcosa, sia pure quello che non si deve mai scrivere.
[E ricorda che per tutto il resto c’è Studio83!
Per essere sicuro che il tuo romanzo sia a prova di lettore, scrivici o dai un’occhiata a servizi letterari pensati proprio per questo, come la valutazione inediti e l’editing!]
Leggere tutto, leggere bene, come decretò anche Vittorio Spinazzola nel suo saggio sui generi “minori” o paraletterari del novecento: L’immaginazione divertente. [Leggi la recensione del saggio su Studio83]
I tanti vantaggi dello studio costante
E ci sono anche altri vantaggi.
Se impari a leggere tutto, bene e in modo costante, scoprirai presto almeno altri tre benefici alla tua scrittura e alla tua vita.
Il primo e più ovvio è un aumento della cultura generale. Ne saprai di più su tanti argomenti, darai aria e pappa buona al tuo cervello e alla tua anima… e nel caso di un aperitivo noioso potrai ravvivare l’atmosfera citando gli effetti nefasti del combinare benzina e succo d’arancia, o bullarti con qualche paradosso filosofico stile “chi arriva prima tra Achille e la tartaruga”? No cultura no party!
Il secondo è niente meno che la buona abitudine in sé. Visto e considerato che “una mela al giorno leva il medico di torno”, ogni piccolo gesto benefico ripetuto costantemente può portare benefici enormi. E se ti abitui ad assumere proteine per la mente ogni giorno, preparati a passare la terza età da felice cultur…ista!
Il terzo vantaggio dello studiare sempre è più specifico e riguarda la serendipità.
Hai presente quello che succede quando hai dimenticato la strada esatta per l’ufficio postale, così ti metti a cercarlo a naso, svolti in quella strada che non hai mai fatto e… guarda, una yogurteria!
La serendipità
La serendipità è quella felice coincidenza che si verifica quando ti imbatti in qualcosa mentre cercavi qualcos’altro.
A me capita tantissime volte di trovare spunti e idee di scrittura preziosi, in pagine che parlano di tutt’altro. E non solo in fase di pianificazione. Anche a scrittura iniziata mi è successo di trovare agganci e idee risolutive leggendo libri di altro argomento.
E va beh, niente di magico, è attenzione selettiva, fai più caso alle cose che già stai cercando, bella forza.
E perché non approfittare della magia dell’attenzione selettiva, andando a naso anche da qualche altra parte, dove ci porta il… bibliotecario?
L’abitudine a “investire” costantemente tempo nella lettura documentale, ricreativa e istruttiva è un tesoro da coltivare. Che ci darà sicuramente forza, cultura, belle sorprese e incalcolabili ricchezze, sia che scriviamo un best seller, sia che doniamo i nostri racconti solo a chi ci vuole bene.
Per cui è proprio il caso di dare voce a Bell, che senza mezzi termini ci fa una domanda cruciale:
Cosa stai leggendo in questi giorni oltre ai romanzi?