I consigli di scrittura di Massimiliano Giri

Classe 1977, Massimiliano Giri è un autore che si sta affermando ed è sicuramente da tenere d’occhio.

Formatosi alla scuola di editing di Franco Forte, ha vinto numerosi riconoscimenti nel mondo della scrittura di genere: DUE volte vincitore del GialloLatino Mondadori (nel 2015 e 2016), si è aggiudicato ottimi piazzamenti e menzioni per il Trofeo RiLL, il Premio John W. Polidori, il Premio Hannibal Lecter, il Premio Writers Magazine Italia, il Premio Algernon Blackwood.

Pubblicato in diverse collane e riviste da Delos a Mondadori, gli abbiamo chiesto di darci tre consigli di scrittura, per scrivere bene e sempre meglio. Ecco cosa ci ha risposto!

Un saluto a tutti gli appassionati di scrittura!
Ringrazio Giulia Abbate e tutto il team di Studio83 per avermi concesso questo spazio. Spero di dare qualche valido consiglio agli scrittori in erba.

Ecco i miei tre suggerimenti:

Studia.

Può sembrare banale, ma non lo è. Molti si definiscono “autori” solo per aver scritto un romanzo, pensando sia sufficiente una laurea in lettere o aver avuto buoni voti nei temi alle scuole superiori, per poterne scrivere uno. Mi dispiace deluderti, ma non è così (almeno nella maggior parte dei casi).

Come l’aspirante giornalista studia giornalismo, l’aspirante sceneggiatore frequenta sceneggiatura, anche il futuro scrittore dovrebbe apprendere le basi della narrativa. In Italia questa preparazione viene spesso snobbata, ma negli Stati Uniti, per esempio, alcuni dei più grandi scrittori sono passati attraverso le scuole di scrittura.

Le regole del buon narrare vanno studiate e magari un giorno, quando sarai pronto, quando le avrai assimilate, potrai seguirle o manipolarle o ignorarle (con consapevolezza) a tuo piacimento.

Confrontati con i professionisti.

È appagante quando la mamma, i fratelli, gli amici leggono quello che scrivi e ti dicono: “Sei un genio! Bravissimo!”. Il tuo ego comincia a espandersi a dismisura e,  dopo mesi di complimenti di questo tipo, ti senti carico al punto giusto per affrontare il mondo editoriale: case editrici e agenti letterari.

È proprio in questa fase che molti autori si scottano, perché vengono rifiutati attraverso scarne lettere preimpostate, con insufficienti o nulle motivazioni sul rifiuto. Molti si sentono “incompresi” per non essere stati accettati e restano inchiodati al palo della loro ignoranza. Altri, più intelligenti, capiscono che per avere più chances di pubblicazione dovranno adeguare i propri lavori alle richieste editoriali.

Ecco perché ti consiglio vivamente di fare editare i tuoi primi lavori. Perché l’editing ti consentirà di comprendere quali sono i tuoi limiti, le tue carenze, i margini di miglioramento. Immagina l’editing come uno dei migliori corsi di scrittura che tu possa fare.

 Trova l’idea giusta.

Oggi gli autori, i registi e i creativi vengono bombardati alla velocità della luce da informazioni attraverso romanzi, film, serie tv, musica, e così via.

Scoprirai che, spesso, la tua mente è bravissima a farti credere che l’idea di un altro, assimilata attraverso i mezzi sopraindicati, sia in realtà tua. È colpa del subconscio che mastica di continuo informazioni, per poi risputarle fuori sotto forma di pensieri che sembrano partoriti da te. Quindi, quando pensi all’idea per un racconto o un romanzo, prenditi del tempo per riflettere bene. Scrivila su un foglio, poi comincia a cercare sul web chi altri potrebbe aver scritto o prodotto un’idea simile alla tua. Potresti avere parecchie sorprese!

Inoltre, se il tuo obiettivo è quello di farti leggere da un pubblico, dovrai avere l’intelligenza di plasmare l’idea affinché soddisfi i requisiti di una collana editoriale, quindi vai in libreria e studia quella che pensi essere la tua collana di riferimento.

Un’idea non deve per forza essere originale o unica, va bene anche la reinterpretazione, la rielaborazione di concetti già trattati per creare qualcosa di nuovo e capace di portare la tua impronta personale.

Questi sono i miei tre consigli. Non mi sono soffermato su altri punti importanti della scrittura come “i personaggi” perché temi già trattati dai miei colleghi, nei post precedenti di questa serie.

Un abbraccio a tutti voi e, se volete, visitate il mio sito personale o mettete un like alla mia pagina autore.
Grazie!

Grazie a te, Massimiliano, per il tuo tempo e per aver condiviso con noi una parte, piccola ma significativa, del tuo incredibile know-how.

Alla prossima puntata!