Scrivere romanzi gialli: i dieci comandamenti di Raymond Chandler

Tra i generi letterari più largamente apprezzati c’è sicuramente il giallo, che raccoglie intorno a sé sia un fandom di appassionati, sia tantissimi lettori e lettrici mainstream. E, quando un appassionato di giallo decide di cimentarsi nella stesura di un romanzo o di un racconto, è facilissimo che si orienti proprio su quel genere. Il che, come abbiamo detto in passato, è un’ottima cosa: leggendo molti libri di uno specifico genere letterario ne interiorizziamo i tòpoi (ma attenzione a non cadere nei cliché!).

Inoltre, possiamo farci insegnare qualcosa dai mostri sacri che ne hanno fatto la storia, come Raymond Chandler, scrittore di luci e ombre, seguace di Dashiell Hammett e della narrativa hard-boiled.

Chandler, che fu parecchio critico nei confronti di molti romanzi gialli dei suoi tempi e di quelli immediatamente precedenti, scrisse i cosiddetti “Dieci comandamenti del romanzo giallo“. Si tratta di dieci regole imprescindibili che deve imparare chi vuole cimentarsi efficacemente con questo genere: andiamo a vedere quali sono le caratteristiche che deve assolutamente avere un romanzo giallo!

1. Deve avere motivazioni credibili, dalla situazione di partenza all’epilogo.

Occhio, quindi, a documentarsi bene prima di partire allo sbaraglio!

2. Deve essere inattaccabile sia nei metodi relativi all’omicidio che all’investigazione.

Anche qui, la documentazione è essenziale.

3. Deve  avere personaggi, atmosfere e ambientazioni realistici. Deve parlare di gente reale nel mondo reale.

Per quanto divertenti, quindi, dimentichiamo maggiordomi colpevoli e amabili signore che risolvono omicidi per hobby.

4. Deve avere una storia valida e solida a prescindere dall’elemento misterioso: per esempio, l’investigazione in sé deve essere un’avventura che vale la lettura.

Ricordiamolo: un romanzo è un grande meccanismo in cui tutto deve funzionare!

5. Deve avere una semplicità di base che si spieghi con facilità quando arriva il momento.

Consiglio che vale in tanti contesti: non complichiamoci la vita inutilmente…

6. Deve sconcertare il lettore ragionevolmente intelligente.

Tutti vogliamo essere sorpresi da un romanzo, e dobbiamo ottenere lo stesso effetto sui nostri lettori.

7. La soluzione deve sembrare inevitabile, una volta che viene rivelata.

Questo renderà il romanzo solido e inattaccabile.

8. Non può cercare di ottenere tutto in una volta. Se è una storia “a puzzle” che si svolge in un’atmosfera fredda e razionale,  non può essere anche un’avventura violenta o un’appassionata storia d’amore.

“Gli scrittori fanno sempre delle scelte”, diceva Michael Douglas nel film “Wonderboys”. È davvero essenziale compierne una e seguirla fino alla fine.

9. Deve punire il criminale in un modo o nell’altro, non necessariamente per mezzo della legge… se il detective fallisce nel risolvere le conseguenze del crimine, la storia resta un accordo irrisolto e si lascia dietro solo irritazione.

Potremmo dire che che la catarsi è un elemento importante, da non tralasciare mai.

10. Deve essere onesto con il lettore.

Questo suggerimento ricorda molto quello che diede Stephen King anni dopo: scrivi di ciò che conosci. Aggiungeremmo: se non lo conosci, studialo, assorbilo, imparalo. Il lettore deve avere l’impressione che tu sappia maneggiare con totale disinvoltura il tema che tratti.

Se le regole di Chandler sono state pensate per il romanzo giallo, molte di esse sono valide anche oltre i confini di questo specifico genere. Per questo, possiamo interiorizzarle, farle nostre e applicarle laddove ha senso farlo. Buona scrittura!