Servizi e tempistiche

Negli ultimi mesi abbiamo ricevuto molte richieste di preventivi per servizi letterari. Molti autori sono curiosi di conoscere costi e modalità dei vari servizi e ci contattano tramite l’apposito form per un preventivo senza impegno.

Gli obiettivi principali degli scrittori che ci contattano sono tre:

  1. capire qualcosa in più della propria scrittura;
  2. lavorare con un editor al proprio romanzo prima di inviarlo alle case editrici;
  3. lavorare con un editor al proprio romanzo prima di autopubblicarsi.

C’è però un aspetto di cui volevo discutere e ho pensato che un post sul blog ci avrebbe permesso di approfondirlo nel modo giusto. Una questione controversa, infatti, sono le tempistiche di consegna dei servizi, argomento che spesso fa storcere il naso agli autori: molti, infatti, hanno una gran fretta e desiderano che il lavoro sia concluso in tempi brevissimi.

Questa è una richiesta alla quale ci siamo sempre opposti strenuamente. Premesso che i tempi richiesti non sono certo astronomici e sono sempre relativi al servizio specifico e alla lunghezza dell’opera (l’editing di un tomo da 400 pagine non potrà essere svolto in due settimane, a meno di lavorare male), si tratta di tempistiche studiate sulla base di un’esperienza lunga anni e pensate per dedicare a ogni opera il tempo che merita.

Ciò che mi lascia più perplessa è che gli autori dovrebbero essere i primi a comprendere che metà del tempo significa metà della qualità, considerando che si parla del loro libro e del loro investimento economico. So che l’attesa è snervante, ma è anche necessaria. A che pro, infatti, risparmiare un mese di tempo su un editing, quali che siano gli obiettivi? Un mese non cambia nulla nell’economia di vita di uno scrittore, ma può fare la differenza in un lavoro certosino come l’editing.

Se uno scrittore ha specifiche esigenze o emergenze ci si viene incontro, ma se la fretta è dettata solo dal desiderio di sbrigarsi ad autopubblicarsi, o sbrigarsi a inviare il manoscritto a case editrici, allora può diventare controproducente.

L’autopubblicazione, rispetto alla pubblicazione con un editore, permette di bypassare alcuni tempi morti (es. tempi di valutazione e poi lista d’attesa per essere inseriti nel catalogo), ma non significa che sia una cosa da fare al volo e in un quattro e quattr’otto, cercando di finire il prima possibile.

In questo mestiere sono fondamentali due cose: il tempo e la pazienza. Se si va di fretta, si rischia solo il pastrocchio e questo renderà inutile tutto ciò che avete investito, sia in termini di lavoro che economici. Prendete il tempo che vi serve! 🙂 Il vostro libro e il risultato finale che otterrete è più importante che pubblicarlo un mese prima.

E ora, qualche piccolo consiglio sparso a tema.

So che nessuna opera è mai virtualmente conclusa prima di essere pubblicata, ma è importante arrivare a una conclusione prima di passare all’editing. Questo vuol dire che, mentre l’editor sta lavorando sul testo (cioè annotando riga per riga ciò che non va e suggerendo possibili modifiche), non dovete toccare il vostro manoscritto originale. Siate pazienti. Se avete nuove idee, appuntatele e aspettate di vedere cosa vi dice l’editor su opera e stile in generale, altrimenti rischiate di ripetere errori che ancora non sapete di aver commesso. Si lavora in sinergia, mai di fretta!

Attendere una valutazione è snervante, soprattutto se è la prima volta. Cosa ci sarà scritto nella scheda? L’editor mi dirà di riscrivere tutto? Ho fatto un disastro?

Sono paure comuni a tutti. Cerchiamo di razionalizzarle e trasformarle in qualcosa di utile: per esempio, trasformare le paure in un paio di domande specifiche sull’opera e porle all’editor quando gli consegnate il manoscritto.

Se decidete che il vostro libro dovrà uscire per una specifica data, non muovetevi all’ultimo. Una richiesta del tipo “Abbiamo solo un mese per editing, correzione bozze, impaginazione, realizzazione e-book, stampa e spedizione, perché ho deciso che il mio libro deve uscire tassativamente il giorno del Capodanno Birmano!” ha senso solo se è preceduta da “Sei mesi fa sono stato colpito in testa da un tappo di champagne e sono rimasto in coma fino a oggi”. Darsi scadenze è importanti, ma mai a discapito della qualità del vostro libro! Muovetevi con largo anticipo. La vita è piena di contrattempi. Non aspettate l’ultimo momento!

(So che, nelle case editrici, spesso ci sono scadenze forzate e romanzi editati in una settimana. Questo, però, è il motivo per cui esistono i libri di m****.)

La policy di Studio83 è semplice: la qualità prima di tutto. Se vi rivolgerete a noi, sappiate che metteremo la qualità sopra ogni cosa… se necessario, anche sopra la vostra fretta! 🙂

(Ovviamente, le scadenze che vi diamo sulla consegna dei testi vengono rispettate al secondo. Se vi chiediamo due mesi per un editing, non tarderemo di un giorno.)