Speciale self publishing! Un caso di successo: i best seller di Simon Sword
Un obiettivo è un sogno con una data!
Napoleon Hill
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Hai un libro nel cassetto? Stai pensando a una pubblicazione indipendente? Ci pensa Studio83!
Abbiamo per te un’ampia gamma di servizi pensati proprio per gli autori e le autrici indipendenti e self publisher. E un percorso self e indie publishing adatto a chi non sa bene come muoversi e comincia da zero, ma vuole un libro bello e professionale.
E non finisce qui! Iniziamo oggi una serie di post dedicati al tema dell’autopubblicazione: con esempi, interviste e approfondimenti per capire meglio come muoversi online, come funziona il selfpublishing, come vendere il tuo ebook su Amazon e online!
Facciamo parlare direttamente gli esperti: abbiamo realizzato una serie di interviste, con domande a volte anche critiche e dirette, per capire meglio come muoversi e su quali basi farlo.
Iniziamo oggi la serie con un autore best seller. Simon Sword ha venduto ben 15.000 copie del suo ebook di esordio “Il mio amico Alfred” e sta già bissando il suo successo con il secondo libro “La città degli aquiloni”.
Diamo a lui la parola per farci raccontare come si gestisce e come si vende un ebook su Amazon!
Intervista a Simon Sword
Raccontaci qualcosa di te. Come sei arrivato alla scrittura per bambini?
Credo di aver scritto la mia prima fiaba all’età di 12 anni, in quel periodo avevo vinto alcuni concorsi di disegno e pensavo che il mio futuro prendesse quella direzione, ma mi sbagliavo.
Dopo le scuole secondarie scelsi un liceo che poco aveva a che vedere con l’arte e l’illustrazione, fu così che ripresi in mano carta e penna e ricominciai a scrivere.
Nel DNA di ognuno di noi esiste qualcosa di poco classificabile che si chiama “talento”: tra i miei innumerevoli difetti credo spicchi un grande pregio che è la fantasia. Scrivere libri per bambini significa creare dal nulla storie e racconti fantasiosi, ma allo stesso tempo significa anche trasmettere qualcosa d’importante ai nostri piccoli lettori.
Come sei arrivato alla pubblicazione indipendente? Prima hai provato a pubblicare con qualche editore, oppure il self-publishing è stata la tua prima opzione?
Il self-publishing in effetti è stata la mia prima opzione, per un motivo abbastanza semplice… Ho terminato di scrivere il mio primo libro per bambini “Il mio amico Alfred” negli stessi giorni in cui il centro Italia veniva scosso da un tremendo terremoto, che ha distrutto decine di famiglie e cancellato interi borghi.
In quegli stessi giorni ho ricevuto tantissimi messaggi attraverso le mie pagine social, da persone che abitavano o erano cresciute in quei luoghi e mi chiedevano di fare qualcosa di concreto, per poter aiutare chi si trovava in difficoltà. Decisi così di devolvere l’intero ricavato di questa prima edizione del volume a favore di un’associazione che si era mobilitata fin da subito ed era presente sul territorio, la Pro-Loco di San Pellegrino di Norcia.
Nessuna casa editrice avrebbe preso in considerazione l’idea di rinunciare al totale del proprio ricavato, di conseguenza non ho nemmeno pensato di proporre la mia opera ai vari editori.
Nei mesi successivi, quando il libro ha cominciato a vendere “qualche” copia mi sono arrivate diverse proposte editoriali, che ho gentilmente declinato per quanto già detto.
Parliamo del tuo successo. “Il mio amico Alfred”, il tuo primo libro illustrato pubblicato in ebook e cartaceo su Amazon e sui principali store online, ha venduto la bellezza di 15.000 copie. E “La città degli aquiloni”, la tua seconda fatica, è schizzato alla PRIMA posizione nelle vendite per Kindle, nelle prime 24 ora dalla sua uscita.
Sono numeri oggettivamente enormi. Hai un’idea dell’origine di questo tuo successo?
Hai fatto (o non fatto) qualcosa per sollecitarlo e ottenerlo?
Ho capito di aver fatto qualcosa di veramente importante solo qualche mese fa.
A marzo ricevo una telefonata dal Lussemburgo, a cercarmi è Francesco Pasquali manager di Amazon.com che mi chiede se volevo fare da relatore alla più importante fiera del libro per ragazzi europea, il Bologna Children’s Book Fair.
Amazon doveva portare un solo autore italiano e tra migliaia di persone avevano scelto proprio me! Mi ritrovai in un batter d’occhio catapultato in un mondo che non conoscevo, al fianco di autori e autrici che avevano venduto milioni di copie e che provenivano da ogni parte del mondo.
Non credo esista la formula segreta per ottenere successo, autopubblicarsi significa diventare editori, pubblicitari, esperti in marketing ecc.
Bisogna occuparsi di qualunque cosa e tutto ciò richiede molto tempo e impegno.
Ma del resto, se non investiamo su noi stessi su cosa si dovrebbe investire?
Qualche consiglio agli autori e alle autrici che vogliono pubblicarsi in modo indipendente.
Cosa devono fare, secondo te per aumentare le loro chances di successo?
Sono convinto che le idee vincono su tutto il resto.
Quindici anni fa, sulla scia del successo de “Il signore degli anelli” le librerie vennero invase da centinaia di autori di romanzi fantasy, oggi il film “50 sfumature di grigio” ha creato migliaia di autrici o pseudo-tali, che cavalcano l’onda di questa moda passeggera.
Quello che ho fatto io è stato creare un orsetto affetto da disabilità e renderlo un super-eroe (senza superpoteri), e i lettori credo che abbiano apprezzato quest’idea.
Sono cresciuto con gli eroi della Marvel e oggi a distanza di 30 anni, cinema e TV continuano a riproporre gli stessi canoni, gli stessi film e gli stessi cartoon.
Credo che sia giunto il momento d’invertire la rotta.
Inoltre sono convinto che serva anche un po’ di spirito d’iniziativa.
A settembre, ad esempio, inizierò un tour che mi vedrà impegnato per diversi mesi in molte scuole d’Italia, dove porterò con me Alfred e tratterò temi come la disabilità e il bullismo, nelle prime classi delle scuole primarie.
Riassumendo, idee e spirito d’iniziativa credo siano fondamentali.
E cosa invece dovrebbero evitare assolutamente?
Come ho già accennato, bisogna stare lontani dalle mode editoriali, nessuno ci obbliga ascrivere un romanzo, se non siamo in grado di farlo è meglio lasciare perdere.
Avere come punto di riferimento quella tale autrice sconosciuta, che ha venduto un milione di copie con il suo romanzo rosa negli USA, produrrà soltanto un’infinità di cloni, che non hanno nemmeno le basi per poter scrivere.
Una delle tante critiche, mosse nei confronti dei self-publishing deriva proprio da tutto ciò: “Tutti possono scrivere e pubblicare un libro, pochi sono in grado di farlo!”
Questo porta qualsiasi lettore a guardare con occhio critico gli autori autopubblicati. Ma ultimamente ho notato una maggiore professionalità e anche la volontà di rendere il proprio lavoro a tutti gli effetti professionale, grazie ai vari servizi editoriali.C’è una cosa di questo tuo percorso, che ti ha sorpreso più di altre?
Che non ti saresti mai aspettato?
Che hai imparato?
Due cose a dire il vero mi hanno stupito e lasciato perplesso in questi mesi.
Io lavoro da anni nel settore immobiliare e la concorrenza è a volte snervante, ma mai mi sarei aspettato nel mondo editoriale così tanta invidia e astio.
Mi riferisco proprio ai rapporti tra gli autori.
Si pensa spesso alla letteratura per bambini o per ragazzi, come a una sorta di angolo paradisiaco dove la fantasia regna incontrastata, ma la realtà è ben diversa.
Un’altra cosa che mi ha particolarmente stupito sono le ormai famose valutazioni da parte delle agenzie letterarie.
Se interpelli due tra le più importanti agenzie presenti sul territorio e la prima ti sconsiglia la pubblicazione, mentre la seconda riempie di elogi la tua opera, significa che c’è qualche problema.
Io sono dell’idea che fortunatamente ai lettori spetta l’ultima parola.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Dacci qualche anticipazione, e un ultimo consiglio ai lettori e alle lettrici che ci seguono e che sono in larga parte emergenti e amanti della scrittura.
Tra agosto e settembre uscirà l’edizione cartacea de “La città degli aquiloni” ed entro fine anno la seconda edizione de “Il mio amico Alfred”, che rappresenta un vero e proprio omaggio ai miei lettori più piccoli, dato che conterrà moltissime illustrazioni in più.
La collaborazione con gli illustratori Clarissa Corradin ed Elio Finocchiaro sta proseguendo: in questi mesi, e nel corso dell’anno 2018, verranno pubblicati almeno altri tre nuovi libri illustrati per bambini.
Quello che posso consigliare a chi sta cominciando a muovere i primi passi in questo mondo è di non fermarsi.
Se credete in voi stessi, non fermatevi di fronte al primo no e nemmeno di fronte ai successivi dieci no. Ricordatevi che è meglio affrontare una risposta negativa, piuttosto che vivere di rimpianti.
Grazie Simon, per la tua disponibilità e i tuoi preziosi consigli!
E se volete seguire Simon e scoprire i suoi libri e gli splendidi messaggi che comunicano ai piccoli lettori, basta cercare i suoi ebook su Amazon!
A presto con un altro post della serie, con l’intervista al gestore di uno dei gruppi più numerosi e interessanti dell’attuale panorama self-publishing, gruppo che ha solo pochi mesi di vita.
Di chi si tratta? Continua a seguirci e lo saprai!
🙂