#comesiscrive ROMANCE – I consigli di Marco Canella

Buon lunedì! Proseguiamo con la nostra indagine: abbiamo chiesto ad autori e autrici di romance qualche consiglio utile su questo genere che traina con le sue vendite il mercato del libro, ma è ancora poco conosciuto e studiato, a paragone con altri (ad esempio con il giallo o con la fantascienza).

Oggi è con noi Marco Canella, autore con numerose pubblicazioni all’attivo.

Marco Canella nasce a Copparo (FE) nel 1979, e vive a Tresigallo (FE). Vincitore di diversi concorsi letterari, ha collaborato con il quotidiano La Nuova Ferrara. Nel 2014, nel 2015 e nel 2018 ha frequentato tre workshop di scrittura creativa, di livello avanzato, tenuti da Franco Forte. Con Delos Digital ha pubblicato racconti in diverse collane e i romanzi romance Senti come canta il cuore e Loris, frutto proibito, usciti nella collana Odissea Romantica.
Tutto mi parla di noi, edito da More Stories, è il primo romanzo romance pubblicato con lo pseudonimo Canella. Adrian, romanzo dark erotico edito da Quixote Edizioni, è il secondo.

Marco ci ha dato i suoi tre consigli per scrivere romance… e non solo! Eccoli!

1 – Determinazione e non mollare.

È innegabile che lo stile può fare la differenza, ma è altrettanto vero che una caratteristica fondamentale nel mondo letterario, e non solo, è la determinazione.

Quando si muovono i primi passi su un sentiero sconosciuto non si può pretendere di raggiungere il traguardo in poco tempo e senza fatica. I momenti di difficoltà saranno presumibilmente tanti; ostacoli che solo con una forte determinazione si potranno aggirare e superare.

Occorrerà avere la stessa determinazione anche quando si incapperà in inevitabili situazioni di sconforto che ci porteranno a pensare di non essere abbastanza. Abbattersi è umanamente comprensibile, ma è a quel punto che la nostra determinazione dovrà trasformarsi in voglia di non mollare, indispensabile per riuscire a raddrizzarci e riprendere a camminare a testa alta accompagnati dalla convinzione che nessun ostacolo sarà in grado di fermarci. Ci rallenterà, forse, ma non ci impedirà di raggiungere quel maledetto traguardo che è come un’ossessione (sana, ovviamente).

 2 – Idee e curiosità.

Tutto parte da qui, dalle idee. Avere delle buone idee, originali e di spessore, è una caratteristica imprescindibile per chi vuole scrivere. Per chi vuole creare arte in generale, per chi vuole fare imprenditoria, per chi, in definitiva, vuole fare qualcosa di importante e magari lasciare un segno.

Senza idee valide è molto difficile, quasi impossibile, raggiungere la vetta.

Le idee grezze (ovvero quelle appena nate) spesso sono spigolose e devono essere smussate per potersi trasformare in solide fondamenta di storie che sappiano essere convincenti e coerenti.

Come allenarsi? Sfruttando la curiosità. La voglia di approfondire, di guardarsi attorno, soprattutto. Perché la vita, a mio avviso, è un enorme recipiente che sforna idee invisibili che non tutti sono in grado di cogliere e di rendere visibili.

3 – Leggere e studiare i meccanismi del genere scelto.

Non è vero che chi è bravo può scrivere qualunque cosa solo per grazia ricevuta; sicuramente possedere le basi di una scrittura solida aiuta ma, prima di cimentarsi in qualcosa di nuovo, bisogna per forza leggere molto e studiare perché ogni genere ha i propri meccanismi e le proprie regole, alcune non scritte ma che piacciono tanto al pubblico di riferimento.

Improvvisare non è mai una buona idea e rischia di essere controproducente perché, alla fine di tutto, il nome che apparirà sulla copertina del libro sarà il vostro.

Diventare professionisti significa rimboccarsi le maniche e lavorare duramente, consci del fatto che ogni traguardo raggiunto non è altro che un nuovo punto di partenza. Perché il numero delle montagne da scalare è infinito, e ogni vetta raggiunta ci consentirà di ampliare la nostra cassetta degli attrezzi.

3 bis – Il lieto fine nel romance

Se i consigli dati in precedenza sono rivolti al mondo letterario in generale, desidero concludere con un ultimo consiglio rivolto soprattutto al mondo romance, che è il mio genere di riferimento.

L’esperienza mi ha fatto capire che l’originalità è importante ma non deve portarci a trasgredire una regola fondamentale: il lieto fine.

Il pubblico vuole essere rincuorato su questo aspetto perché spesso si rifugia nella lettura di questo genere di libri per trovare quelle rassicurazioni che troppe volte non si trovano nel mondo reale, dove il lieto fine, ahimè, non è sempre garantito.

Perciò originali sì, ma senza dimenticarci che la fine deve essere lieta anche se può apparirci scontata e, per questo, non interessante. Non è così quando si parla di romance.

A proposito di consigli, se volete potete seguirmi sul mio blog https://www.angolismussati.it/ dove c’è anche una sezione dedicata alla scrittura e alla lettura.
Nell’ultimo articolo pubblicato, ho parlato dell’importanza della gavetta; in alcuni articoli precedenti ho parlato anche di idee, di incipit e dell’importanza di capire se si desidera scrivere per se stessi o per un pubblico.

Ringrazio la gentilissima Giulia Abbate e il team di Studio83 per avermi ospitato e se volete continuare ad avere mie notizie, oltre che nel blog sopraccitato, potete seguire la mia pagina autore su Amazon e potete trovarmi su tutti i principali social (Facebook, Instagram, Twitter e Linkedin).

Un grande in bocca al lupo a tutti, con l’augurio che questo 2021 possa regalarci tante soddisfazioni e, soprattutto, un po’ di serenità.

GRAZIE, Marco, per essere stato con noi e per averci dato i tuoi preziosi consigli di scrittura.

Alla prossima puntata della nostra rubrica!
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