Speed date letterario / editoriale: tre consigli per affrontarlo al meglio!
Lo speed date editoriale è una novità degli ultimi anni: consiste in una serie di incontri che una grande casa editrice si offre di organizzare, per parlare direttamente con autori e autrici che propongono i loro testi.
Prende il nome dai famosi/famigerati speed date perché è appunto un confronto veloce: il/la candidata ha dieci, venti minuti per illustrare il proprio testo alle/agli editor della casa editrice, che si prestano a più incontri per valutare quante più proposte possibili.
In un mondo social in cui tutto sembra a portata di mano, a cosa serve uno speed date editoriale?
Serve a moltissimo, secondo noi!
Proprio perché oggi basta un click per contattare qualsiasi realtà, le redazioni degli editori sono letteralmente intasate di proposte e manoscritti che seppelliscono le scrivanie e smorzano l’efficacia di qualsiasi ricerca in entrambi i sensi.
Invece promuovere dei confronti diretti permette agli/alle editor di entrare in contatto diretto con poche persone alla volta, quelle più motivate, magari, e di prendersi un tempo più adeguato per ascoltare e capire.
Dal fronte scrittori e scrittrici, lo speed date è un impegno vero e non dei minori.
Bisogna muoversi, tanto per cominciare. Non è come mandare una mail. Bisogna organizzarsi e spostarsi, dato che gli speed date avvengono in un giorno stabilito dalla CE e magari nei suoi uffici, o a una fiera del Libro, o a un evento preciso.
E poi, il momento della verità: dovrai confrontarti faccia a faccia con qualcuno che ha il potere di decidere l’eventuale pubblicazione del tuo libro. Decisamente non è come mandare una mail!
Noi l’abbiamo fatto! E sulla base della nostra esperienza coronata da un risultato positivo (ne parliamo poi) abbiamo elaborato tre consigli utili ad affrontare uno speed date editoriale nel modo migliore.
Come sempre, le nostre non sono regole o ricette imprescindibili per il successo, qualsiasi cosa questa parola rappresenti. Piuttosto, ti diamo tre racomandazioni dalle quali puoi partire, per tenere in considerazione quello che può aiutarti nel tuo specifico percorso, rifletterci su e poi “declinarlo” sulla tua esperienza in modo sì personale, ma ponderato e consapevole.
Primo consiglio per affrontare al meglio uno speed date editoriale: il romanzo giusto all’incontro giusto!
Anche qui, come nel caso dell’invio postale, vale la regola aurea: ogni romanzo può andare bene per un qualche editore… nessun romanzo va bene per tutti!
Quindi accertati che la tua proposta sia in linea con il catalogo dell’editore.
Studia i libri già pubblicati dalla casa editrice, preparati sulle collane e sull’offerta culturale, come se stessi preparando un esame. Se il tuo romanzo è in linea con quelli del catalogo della CE alla quale ti proponi, preparati dei riferimenti diretti ai loro titoli e indica in che modo la tua proposta si accorda con la loro, e con il loro pubblico.
Se il tuo romanzo non è in linea con il catalogo dell’editore, non presentarti allo speed date: farai solo perdere tempo a chi hai di fronte, leverai a un tuo/una tua collega l’occasione di proporsi e farai un grande sforzo per nulla, esponendoti a una delusione che puoi facilmente risparmiarti!
Secondo consiglio per affrontare al meglio uno speed date editoriale: restiamo umani!
Di fronte a te avrai una persona che probabilmente è il/la diretta responsabile della collana, o comunque un/una editor con un effettivo potere di veto o di raccomandazione del titolo.
Ma hai anche una persona che sta lavorando e che come te affronta la sua giornata con un’incognita.
Anzi, tante incognite: tu hai un romanzo da presentare, lui/lei ne ha decine da scoprire! Dovrà ascoltare raffiche di autori e autrici emozionat*, tentando di farsi un’idea dei testi, poi dovrà fare domande, cercare di capire, non dimenticarsi niente, fare le domande giuste e magari anche gestire la tensione che si troverà di fronte. Non è come stare a una scrivania a rispondere mail, richiede più energia, non è affatto uno scherzo.
Quindi prima di iniziare a parlare a raffica accertati di mettere comunque a proprio agio chi hai davanti.
Saluta cortesemente, fai qualche domanda generica (“come sta?”: sembra una sciocchezza, eppure se detto guardandosi negli occhi è un gesto gentile che apre subito un canale umano), accertati di essere sufficientemente sereno e che anche l’altro/l’altra lo sia. Magari aspetta che ti chieda di cominciare o ti faccia lui/lei qualche domanda.
A questo punto dimentica l’esame: non ci sono risposte giuste o sbagliate, ma solo risposte sincere e più o meno consapevoli. Il “verdetto” dipenderà da tante cose, non solo e non certo dalla tua abiltà oratoria. Ma anche da te dipende la qualità di quei pochi minuti e della comunicazione che instaurerai, al di là di ogni possibile scopo strumentale.
Terzo consiglio per affrontare al meglio uno speed date editoriale: preparati prima!
Abbiamo già sottolineato come sia molto importante che tu conosca bene la casa editrice alla quale ti proponi, per evitare di perdere e far perdere tempo.
Ma devi conoscere molto bene anche il tuo romanzo!
Non si tratta solo di sapere cosa succede e di riuscire a impallinare chi hai di fronte con vita morte e miracoli di tutti i tuoi personaggi. Soprattutto, si tratta di saper contestualizzare bene il tuo romanzo: il messaggio che ha alla base, i suoi punti di forza, il pubblico al quale ti riferisci.
Una domanda classica che potrebbero porti è: cos’ha di speciale il tuo romanzo? Perché dovremmo scegliere proprio il tuo tra altri venti che parlano della stessa cosa?
Che significa: quale contributo personale e irripetibile puoi dare con questa scrittura? E quanto è vendibile?
Se sarai in grado di trovare risposte operative e non retoriche a questa domanda avrai la possibilità di farti capire meglio e di ottenere una diversa considerazione.
Sempre su questa linea, un modo ancora più efficace e professionale per arrivare a uno speed date con la giusta preparazione è non arrivare a mani vuote! Non pensare solo e subito al faldone del tuo romanzo, ma di una vera proposta editoriale professionale. Fatta da estratti scelti del tuo testo, ma anche da una sinossi accattivante, da una sintesi a regola d’arte, magari da una tua biografia… insomma da contenuti redazionali che siano in grado di illustrare e insieme promuovere il tuo romanzo.
Parliamo di testi agili ed efficaci, che si leggano a colpo d’occhio e che aiutino materialmente le/gli editor e la redazione a ricordare e a trattare il tuo romanzo anche in un momento successivo, magari in una riunione di redazione o in un confronto riassuntivo con l’editore.
Parliamo di testi, insomma, come quelli che scriviamo noi!
La nostra Proposta editoriale professionale è un servizio letterario originale: l’abbiamo elaborato dopo anni di esperienza nel campo e con alcuni aspetti specifici che non trovi da nessun’altra parte (e se li trovi… li hanno copiati da noi 😀 Quindi scegli le originali, non gli emuli wannabe! ^_^ ).
Proprio con la proposta editoriale scritta al modo di Studio83, e seguendo questi esatti consigli, chi vi scrive ha coronato uno speed date editoriale con una bella pubblicazione: questa!
“La cospirazione dell’inquisitore”
Giulia Abbate
Leggereditore, Fanucci Edizioni
Pronta, pronto per metterti alla prova in uno speed date editoriale? Studia l’editore, prepara bene il tuo intervento, comunica in modo umano e rispettoso con chi hai di fronte… per tutto il resto (e per una proposta editoriale professionale coi controfiocchi) c’è Studio83!