Estate e scrittura: bilanciare riposo e produttività!
Come ogni anno, all’avvicinarsi delle ferie estive dedichiamo un post all’argomento caldo della stagione: scrittura e vacanze!
Gli approcci da questo punto di vista possono essere molteplici, legati alle differenti situazioni lavorative, personali e al modo in cui ci rapportiamo con la scrittura. Molti considerano le ferie un momento in cui scrivere di più e meglio, complice l’assenza degli impegni quotidiani, lavorativi e non. Per altri, le ferie sono una meritata pausa da tutto, scrittura inclusa!
Staccare al 100% è più che legittimo: come abbiamo già detto in passato, un campo troppo arato non dà più frutti. Se senti questa necessità, magari perché vivi la scrittura come un lavoro sui generis, o comunque un impegno quotidiano, smettere di scrivere e godersi una bella vacanza è la soluzione ideale. Se, al contrario, per te le ferie sono un’occasione da cogliere, ecco qualche spunto e consiglio su come sfruttarle al meglio.
Per prima cosa, ricordiamo che scrivere non significa soltanto sedersi davanti al pc e redigere un testo. Le attività che ruotano attorno alla stesura di un romanzo sono molteplici, e l’estate si presta moltissimo a quelle che riguardano la pianificazione preliminare dell’opera.
Prima di tutto, la documentazione. Che siamo al mare, in montagna o su un lungo volo intercontinentale (magari con attese in aeroporto), la cosa che ci viene più naturale fare è leggere. Quale momento migliore per scaricare sul nostro reader (o infilare in cartaceo nel nostro zaino) tutti quei testi che abbiamo bisogno di studiare per documentarci? Leggerli con la calma connaturata alle ferie ci permetterà anche di prendere appunti, annotazioni, buttare giù idee che poi ci troveremo pronte da usare quando torneremo alla stesura.
Altra ottima possibilità è la rilettura, stavolta del nostro stesso testo. Smettere temporaneamente di scrivere ci consente di fermarci e leggere quello che abbiamo prodotto fino a quel momento. Ricordando che la fase di revisione va iniziata solo dopo la fine della prima stesura, un’occhiata generica alla resa e tenuta del testo fino a quel momento male non potrà fare, anzi.
Per arrivare da qualche parte è importante sapere dove siamo diretti. Le ferie possono essere un buon momento per fare il punto della situazione, stabilire nuovi obiettivi, rivalutare quelli vecchi e capire cosa abbiamo ottenuto. Redigiamo una vera e propria lista di risultati raggiunti negli ultimi sei mesi e una lista di quello che vogliamo ottenere nei prossimi sei, o comunque entro la fine dell’anno. Devono essere obiettivi realistici, chiaramente! Metterli su carta ci permetterà di visualizzarli, comprenderli, entrare in contatto con noi stessi e i nostri desideri e capire non solo cosa possiamo raggiungere, ma anche come.
Quale che sia il modo in cui scegliamo di integrare (o non integrare) l’attività scrittoria nelle nostre ferie, ricordiamo il comandamento di base: deve farci stare bene! La scrittura non deve trasformarsi in un peso che ci portiamo dietro anche quando vorremmo fare tutt’altro. Non c’è niente di male nel chiudere il pc, disconnettersi dal mondo e rimandare tutto al ritorno (o a settembre, o a quando preferiamo noi).
Buona estate a tutti!