Intercultura – Un documento di lavoro per le scuole del territorio / Ipertesto a cura di Studio83

Le scuole sono chiuse in tutta Italia; in alcune regioni siamo alla terza settimana di chiusura e di permanenza forzata di alunni e alunne a casa.

Parallelamente a questa situazione emergenziale, che richiede a tutt* noi un grande sacrificio, molte e molti insegnanti e studios* si interrogano su strategie di formazione nuove/alternative, che comprendano ad esempio le lezioni a distanza, l’aula virtuale, e così via.

La scuola è un mondo molto complesso, nel quale convivono molte contraddizioni e fatiche, ma anche sforzi virtuosi che aprono strade importanti per il bene comune.

A una di queste abbiamo contribuito anche noi, e ne siamo davvero fiere.

Parliamo del progetto “Intercultura – Un documento di lavoro per le scuole del territorio”, realizzato nel 2013 per l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio.

Si tratta di una raccolta navigabile di documenti, moduli, avvisi e strumenti di lavoro multilingua: l’USR del Lazio ha raccolto tantissime traduzioni, già realizzate dalle singole scuole per diversi casi e in differenti lingue, e ne ha fatto un corpus unico disponibile a tutti.

Quello che abbiamo fatto noi è stato realizzare un ipertesto online che permetta di navigare, consultare, trovare e scaricare i documenti utili. Un vero e proprio piccolo sito web, pensato per mettere a disposizione di tutta la collettività scolastica tante risorse volte ad accogliere e includere alunn* e famiglie che non parlano l’italiano.

Puoi trovarlo qui: Intercultura – Un documento di lavoro

Non solo emergenza sanitaria: la scuola è sempre in prima linea per gestire tante emergenze, tanti problemi che la società ignora o non percepisce come tali, solo perché non ci riguardano direttamente.

Ma un compagno di classe di nostra figlia che non parla italiano e che ha paura di presentarsi, non è un problema anche nostro? Un papà che vorrebbe pagare una gita ma non sa come fare, non può essere aiutato? Un modulo da far firmare, ma senza parole per spiegarlo, non riguarda un po’ tutta la classe?

Il nostro dire è sempre un fare, un agire sulla persona e sulle cose.

Silvia Tavazzani, Referente Intercultura Lazio, in “Sui banchi dell’Intercultura, Lazio”, negli Atti del Seminario Regionale “Sui banchi dell’Intercultura”, 2011

L’USR ha quindi raccolto in “Intercultura – Un documento di lavoro” tantissimi strumenti per insegnanti e anche per rappresentanti di classe e genitori volenteros*.

Abbiamo organizzato l’ipertesto in cinque parti, dotandolo di Indice generale.

Dopo una Presentazione del progetto e un’Introduzione in PoowerPoint ai contenuti e ai metodi, la Prima parte è dedicata all’importante documento “Intercultura – Un documento di lavoro per le scuole del territorio”, utile alle scuole per elaborare protocolli e confrontarsi con l’intera questione che riguarda l’arrivo a scuola di bambini* che non parlano italiano.

Nella Seconda parte c’è la normativa di riferimento, con in aggiunta alcune riflessioni teoriche e pratiche.

La Terza parte è quella che ci ha richiesto più lavoro, ma che ha la nostra preferenza di profane: è una selezione di modelli e materiali che possono aiutare nella pratica in classe a favorire l’integrazione e l’accoglienza.

Ad esempio: c’è una selezione di materiali, articoli e griglie di valutazione che riguardano il primo ingresso in classe, il colloquio e la prima valutazione delle competenze dell’alunn* : La storia personale.

Ci sono una serie di esempi operativi di protocolli di accoglienza di varie scuole, e le circolari in merito: Protocolli e accoglienza.

Ci sono istruzioni sui testi semplificati, con consigli sulla lingua per lo studio. Ci sono proprio le unità didattiche semplificate, ovvero tanto materiale di tutte le materie, già pronte per essere stampate e distribuite!

Come accogliere persone che non parlano per niente la nostra lingua? Come dare il benveuto? Come richiedere i comportamenti o le pratiche necessarie a scuola? Con una selezione di modelli e materiali nella lingua madre di alunn* e genitori: tanti moduli e informazioni per diversi gradi scolastici, dalla materna alle secondarie, sono tradotti in albanese, arabo, bengalese, francese, spagnolo, rumeno, urdu e in tanti altri idiomi. Tutto scaricabile e liberamente utilizzabile!

La Quarta parte contiene una bibliografia e sitografia ragionate. Nelle Appendici, ancora protocolli, anche in lingua inglese.

Insomma, questo ipertesto sull’Intercultura è una biblioteca da navigare e da usare, e speriamo che in questi giorni di riflessioni si tenga conto anche del bisogno di comunicazione delle persone, che superi le barriere linguistiche con lo scopo di includere tutt* nella comunità.

In questi anni, il progetto è stato apprezzato e usato da molt*, e con grande soddisfazione lo abbiamo visto citato anche in libri di testo per dirigenti scolastici!

Ecco come ha commentato il lavoro fatto insieme la dott.ssa Silvia Tavazzani, Referente Intercultura dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, che ci ha coinvolte.

Studio83 ha le competenze che io non ho. È come avere la musica dentro, ma non avere lo strumento per comunicarla.
Il servizio valorizza le idee e le rende accessibili su più livelli per la capacità comunicativa, la cura grafica, e la revisione dei testi.
Grazie!

Silvia Tavazzani

Siamo noi a ringraziare, per aver avuto l’opportunità di fare un lavoro socialmente utile, e di mettere le nostre competenze al servizio di un bene più grande.

Viva la scuola pubblica 🙂