Leg Horn: la saga antispecista di Kremo – Dicono di noi

Il racconto di Futuro Presente di ottobre è “Specie inferiore” di Lukha B. Kremo: è l’uscita 37 della collana, ma anche il centesimo racconto pubblicato da Kremo, primo di una nuova saga che non mancherà di coinvolgerci.

Futuro Presente è la collana mensile di racconti curata da noi, Elena Di Fazio e Giulia Abbate, per Delos Digital editore.
La collana è dedicata alla fantascienza sociale e tratta problematiche attuali proiettate in contesti futuri.
Qui tutti i titoli che abbiamo pubblicato finora: Futuro Presente – Delos Digital
La call è aperta, qui le informazioni: Futuro Presente: regolamento e condizioni di partecipazione

Nella città di Leg Horn, i quartieri sono chiaramente suddivisi a seconda degli abitanti. Ma nei giardini i piccoli giocano insieme, ed è normale mescolarsi: le mosche giocano con i grilli, i ragnetti con gli scarabei, gli umani con le mantidine, le vespe con i primati e i granchi… e le amicizie superano le differenze. Almeno fino a quando non ci si mettono i grandi.

Dal Premio Urania Lukha B. Kremo, un racconto antispecista toccante, la voce di un cucciolo che ci richiama a domande fondamentali.

Ma cosa significa “antispecista”? Cos’è l’antispecismo?
L’antispecismo è un movimento culturale che si oppone allo specismo, ovvero alla convinzione che l’umanità valga di più delle altre specie.

Chi è antispecista rifiuta l’antropocentrismo e cerca modi diversi di relazionarsi con il mondo e le altre creature, all’insegna del riconoscimento e contro lo sfruttamento.

In “Specie inferiore”, Lukha B. Kremo descrive la città di Leg Horn, dove diverse specie coesistono: è una convivenza pacifica, fino a che qualcuno non inizia a discriminare, e le cose precipitano nella violenza.

Kremo ci ha raccontato qualcosa in più di Leg Horn.

Le cronache di Leg Horn

Leg Horn è una città particolare, la città più interspecista della Penisola. Al suo interno convivono molte specie intelligenti: insieme a due specie umane, diverse specie di insetti, di crostacei e molluschi e una specie anfibia. I primi occupanti della città, gli umani, hanno nei secoli perduto la loro egemonia, a favore degli anfibi. Un’antica Legge dovrebbe garantire la giustizia sociale e la parità di diritti, ma la realtà è differente: le specie di insetti sono le più discriminate, e sono costrette a fare i lavori più umili.

Leg Horn è una città sul Mar delle Blatte, un mare maligno, spesso  in ebollizione a causa di sommovimenti di creature sottomarine e coralli e alghe velenose. La navigazione è possibile solo con grandi chiatte e sempre molto pericolosa, ma il commercio marino rimane la forma di economia più sviluppata e il controllo degli oli da parte di anfibi e umani permette loro la condizione più agiata.

Le diverse culture religiose convivono, ma il culto più seguito è quello della Taumaturgia dello Stercorario, i cui massimi esponenti sono Scarabei e Mantidi.

Al linguaggio umano si aggiungono i linguaggi delle varie specie, ma solo gli anfibi e gli insetti che emettono suoni riescono a parlarlo, gli altri si esprimono con un linguaggio che alterna gesti a schiocchi e frinii o, come i molluschi, semplicemente con la lingua dei gesti.

Le specie si dividono la maggior parte dei quartieri, gli umani occupano ancora il centro storico, ma i quartieri misti sono in aumento. Infine, a causa dell’abbassamento della temperatura, gli anfibi tendono a emigrare, indebolendo sempre di più la loro egemonia.

Leg Horn è ricalcata sulla città di Livorno, con i nomi dei quartieri mutuati e il linguaggio umano come il vernacolo livornese.

Lukha B. Kremo

“Specie inferiore” è insomma una storia spiazzante, che sembra per ragazzi ma non lo è, in un mondo di animali in cui alcuni sono meno uguali degli altri.

Anche Fantascienza.com ha parlato di “Specie inferiore”, che oltre a essere l’avvio della saga di Leg Horn è anche il centesimo racconto pubblicato da Kremo! L’editore Delos Digital ha dedicato anche una newsletter a questa ricorrenza: I cento racconti di Kremo.

Lukha B. Kremo, Lukha Kremo Baroncinij o semplicemente Kremo: al secolo Gianluca Cremoni Baroncini, protagonista eclettico e vulcanico del mondo del fantastico italiano, creatore di fanzine, di una casa editrice, musicista, artista nel senso più lato, e scrittore. Oggi con l’uscita di Specie inferiore raggiunge il totale di cento racconti pubblicati (più una dozzina di romanzi). Anche se, precisa, una trentina sono usciti su riviste amatoriali. Generi? Soprattutto fantascienza (Kremo è uno dei più attivi membri del connettivismo, anche se la sua produzione non è comprimibile in una corrente) ma anche thriller, gialli, pamphlet politici e… the sky is the limit.
Anche pioniere nel mondo degli ebook, quando nei primi tempi del Kindle pubblicò il racconto Il gatto di Schrödinger finendo in testa a tutte le classifiche di vendita di Amazon per mesi, con un raccontino di poche pagine che collezionava recensioni pessime (soprattutto per via della lunghezza).
Ma nella sua attività artistica possiamo far rientrare anche attività più strane, come quella di Presidente della Nazione Oscura, la NeoRepubblica di Torriglia, con emissioni di finti francobolli, comunicati stampa, e vicende oscure come il “rapimento” che lo ha coinvolto nei mesi scorsi.
Delos Digital ha già pubblicato 16 opere di questo personaggione, e conta di pubblicarne molte altre nel futuro prossimo e remoto.

Delos Digital, I cento racconti di Kremo

Il fatto che uno scrittore e artista come Kremo abbia voluto pubblicare con Futuro Presente (e “Specie inferiore” è il secondo racconto che pubblica con noi: prima c’è stato “Zombie Kalergi”) ci rende davvero felici e fiere.

Ecco come Kremo ha commentato il lavoro fatto insieme, che nello specifico racconto è stato fatto con Giulia Abbate.

Lavorare con Giulia Abbate come editor è come… lavorare in miniera.
Non equivocate, non è tutto buio e soffocante, è che senti che si sta lavorando sul serio. E non è banale dirlo, vista tutta la gente che si spaccia per editor che c’è in giro. Dove la frase, il vocabolo, il paragrafo e persino il titolo di un capitolo è migliorabile, si migliora.

Naturalmente, come fanno i veri professionisti, l’ultima parola resta all’autore, che però è costretto a pensare veramente alla scelta delle proprie parole, e la maggior parte delle volte ha ragione lei.

Lukha B. Kremo

GRAZIE mille a Kremo per la sua fiducia e per la disponibilità al confronto. Speriamo di lavorare ancora insieme, e naturalmente non vediamo l’ora di leggere nuove cronache da Leg Horn!