La documentazione: come renderla rapida ed efficace

Ogni buon romanzo inizia con due passaggi: l’idea iniziale e la documentazione preliminare. Questa fase è assolutamente fondamentale non solo per costruire un testo credibile e solido, ma anche per risvegliare e potenziare la creatività.

Non è la fase che tutti preferiscono, ma è senza dubbio una delle più importanti. La documentazione, ovvero tutto il lavoro di approfondimento degli argomenti e ambientazioni del romanzo, si situa tra l’idea iniziale e il momento in cui inizierai a formalizzare la prima scaletta.

Di solito, la prima cosa da fare è cercare testi che parlino degli argomenti che ci servono. Se vuoi scrivere un thriller ambientato nel Portogallo degli anni Venti, dovrai procurarti tutto il materiale che puoi su quel periodo storico e su quel paese.

La prima risorsa per questo genere di ricerche sono naturalmente le biblioteche pubbliche. Puoi aiutarti con Google per fare una lista di titoli e poi cercarli in biblioteca, usando lo strumento del prestito interbibliotecario se si trovano altrove nel Comune o nella regione. Quello che non trovi da prendere in prestito puoi acquistarlo in cartaceo o ebook (soprattutto i testi che dovrai consultare più e più volte, e che ti farà comodo avere sempre sotto mano).

Tutto questo lavoro, per quanto fondamentale, rischia di diventare molto lungo e dispersivo. La fretta non serve a nulla, ma neppure passare un anno sfogliare volumi ti sarà molto d’aiuto. Il rischio, in questo percorso, è di finire nel tunnel delle informazioni: che possono essere virtualmente infinite, scatenando l’ansia di non saperne abbastanza.

Come affrontare la documentazione in modo efficiente e proficuo? Ecco alcuni consigli che ti aiuteranno a uscirne vivo!

Tieni una bibliografia aggiornata

Se si prendono in prestito e leggono parecchi libri, il rischio è di perdere il conto e dimenticarseli. Uno strumento molto importante è la bibliografia, che sarà per lo più a nostro uso e consumo, non trattandosi di una tesi o un saggio, ma ci resterà comunque utile. Ogni volta che terminiamo un libro dobbiamo appuntare in un apposito file il titolo, l’autore/autrice, la casa editrice e l’anno di pubblicazione (volendo, anche l’ISBN). In futuro potremmo avere bisogno di consultarlo ancora e reperirlo facilmente.

Fai schede di lettura

Oltre alle annotazioni precedenti, una scheda di lettura più approfondita è sempre importante. Per ogni testo, scrivi un abstract in cui riassumi gli argomenti trattati e il modo in cui si legano al tuo romanzo. Le schede possono essere più o meno approfondite e resteranno a te per la consultazione futura.

Fai degli schemi

Questa è la fase più importante. Non deve applicarsi a tutti i testi che leggi, ma a quelli fondamentali certamente sì. Il metodo è lo stesso dello studio universitario: sottolinea a matita le cose che ti interessano [solo se il libro è il tuo!, N.d.R.] e poi riporta tutto in schemi essenziali usando appositi quaderni. Questa tecnica, che all’università permette di sviscerare, interiorizzare e memorizzare moltissimi argomenti, ti lascerà anche delle vere mappe da consultare ogni volta che ti serve, senza dover prendere di nuovo in prestito il volume.

Usa segnalibri adesivi

Uno strumento apparentemente banale, ma in realtà utilissimo, sono i segnalibri adesivi colorati (quelli simili ai post-it, per intenderci). Naturalmente potrai usarli solo sui libri che possiedi. Ogni volta che incontri un capitolo o una pagina in cui ci sono elementi importanti, che pensi di citare nel romanzo, attaccaci un segnalibro colorato e scrivici sopra di che si tratta. Questo ti aiuterà a “navigare” nei testi già letti con più facilità, reperendo subito le specifiche informazioni che ti servono.

Datti una scadenza

Come abbiamo già detto, la documentazione è una fase che può sfuggire di mano. Senza dubbio devi essere edotto e competente sull’argomento che tratterai, ma non devi mica scrivere un saggio tecnico! Una volta che ti sei fatto una consistente idea del contesto e dei dettagli essenziali, puoi iniziare a stendere la scaletta. La documentazione non è una fase a compartimenti stagni, che si conclude con l’inizio della stesura: se lungo il percorso ti accorgerai di dover approfondire qualcosa (e puoi scommetterci che accadrà), cercherai nuovi testi e riprenderai a studiare.

In bocca al lupo e buone scritture!