Blocco dello scrittore: perché succede e come superarlo

Si tratta quasi di una creatura mitologica: il blocco dello scrittore è la temutissima impasse che un po’ tutte le persone che scrivono hanno sperimentato nel corso della loro attività. Perché succede e, soprattutto, come superarlo? Scopriamolo insieme!

A cura di Elena Di Fazio

Hai iniziato la stesura del tuo romanzo, sei a metà dell’opera, quando all’improvviso… blocco! Non riesci a procedere, non sai più bene nemmeno tu cosa stai facendo e provi un forte senso di scoraggiamento. Prima cosa: può succedere, quindi NON mollare tutto alle ortiche! Si tratta del celeberrimo blocco dello scrittore, un momento di “fermo creativo” che può avere svariate cause. A seconda di ciò che l’ha provocato, la soluzione sarà naturalmente differente.

Il blocco dello scrittore può dipendere da cause esterne al manoscritto, oppure interne. Quelle esterne possono riguardare problemi personali, lavorativi, di salute o qualsiasi altro ambito della nostra vita: inutile dirlo, vanno affrontate nei modi e nelle sedi opportune. Qui sul blog ci concentreremo sulle cause interne, cioè quelle che dipendono dall’opera in sé.

La prima cosa da tenere a mente è questa: il blocco dello scrittore non è un nemico da sconfiggere; al contrario, può essere un prezioso alleato che viene a dirci qualcosa di importante. Quello che dobbiamo fare è innanzitutto ascoltarlo.

Man mano che impariamo le varie tecniche di scrittura e cresciamo nel nostro percorso, sviluppiamo un istinto, una sorta di voce interiore che ci guida e ci consiglia. Non va confusa con l’ansia: non è una voce che proietta scenari tragici, ma che, sulla base delle nostre competenze e di ciò che abbiamo appreso, ci suggerisce il sentiero migliore da prendere durante la stesura. Sentiero che può riguardare l’intreccio, i personaggi, le ambientazioni, le scelte stilistiche o qualunque altro elemento del testo.

Succede, a volte, che questa voce venga ignorata, magari perché quello che consiglia è più lungo e faticoso, mentre noi preferiamo la via breve. “Attenzione, l’ambientazione non va bene!”, dice l’istinto. Ma cambiarla costerebbe tempo e fatica, quindi facciamo finta di niente e tiriamo dritto… finché ci rendiamo conto che il romanzo semplicemente non funziona. E allora ecco che arriva il blocco!

Per prima cosa, quindi, fermiamoci, facciamo un bel respiro e ascoltiamo. È probabile che dentro di noi sappiamo benissimo quali sono le cause del blocco, le stiamo solo infilando sotto il tappeto per non vederle. Poche/troppe linee narrative? Protagonista poco definito/a? Voce narrante sbagliata? Forse si tratta di un problema non facile da risolvere, ma il mestiere della scrittura, in buona parte, consiste proprio in questo.

Trovato il bandolo della matassa, dobbiamo passare a sistemarlo. Se non lo facciamo, il blocco non si scioglierà mai. Ma possiamo stare tranquilli: molto spesso si fa prima a farlo che a dirlo! Rivediamo la scaletta (o quale che sia l’elemento da ristrutturare), documentiamoci ancora, rimettiamo mano a quello che abbiamo scritto fino a questo momento – a costo di riscrivere tutto da zero! – e aggiustiamo ciò che non funziona. Non farlo non ci farà risparmiare tempo; al contrario, ce ne farà sprecare molto, molto, molto di più.

Una volta ascoltata la voce e seguito il suo consiglio, il blocco dello scrittore ci abbandonerà e potremo riprendere la stesura in serenità. Buon lavoro!