Organizzare la scrittura: come essere costanti con metodo

La stragrande maggioranza di chi scrive e pubblica di solito fa (anche) altro nella vita. È molto raro che la scrittura sia la prima fonte di reddito, il che pone quasi sempre un problema: trovare il tempo e le energie per scrivere.

Tra il lavoro, la famiglia, il sacrosanto tempo libero, come trovare il momento giusto da dedicare alla nostra passione? Chiaramente gli spazi sono quello che sono, ma non c’è da disperarsi: basta saperli sfruttare bene per farseli bastare, ricordando che scrivere deve restare un piacere e non una gara a chi produce di più.

Primo suggerimento: darsi delle regole. Non è detto che un hobby o una passione non possano essere strutturati e gestiti; né che “le regole” implichino qualcosa di sgradevole. Per essere costanti, tuttavia, un po’ di auto-organizzazione ci vuole. Come fare? Intanto, studiamo il nostro tempo libero e identifichiamo uno o più momenti che possiamo riservare esclusivamente alla scrittura. Facciamolo in modo realistico: meglio scrivere due ore a settimana, che però siano fisse e intoccabili, che puntare troppo in alto e per smarrirsi tra i mille impegni. Più precisi siamo nella nostra pianificazione, più riusciremo a rispettare la tabella di marcia.

Secondo suggerimento: darsi obiettivi a breve termine sulla stesura. “Oggi devo finire capitolo X”, “oggi devo scrivere 5000 battute”, “oggi devo revisionare da pag a pag”. Appuntiamo tutto e cerchiamo – nei limiti delle umane possibilità – di portare a termine il compito. Senza strapparci i capelli se non riusciamo, naturalmente: per questo, di nuovo, occorre darsi obiettivi realistici.

Terzo suggerimento: stabilire degli orizzonti temporali. Non è sano né auspicabile concludere un romanzo in due mesi, ma neppure impiegarci quattro anni. Troviamo delle tempistiche che sappiamo di poter rispettare (un anno, un anno e mezzo, due anni) e mettiamo una data di scadenza al lavoro. Ci aiuterà a strutturare la stesura e a capire se e quanto stiamo procedendo.

Quarto suggerimento: revisionare solo alla fine. È un istinto naturale quello di revisionare in corso d’opera, soprattutto se andiamo a rileggere qualche capitolo per fare il punto della situazione. Cerchiamo di resistere il più possibile e di conservare questo tempo e queste energie per la post-produzione. Insomma, non sovrapponiamo le fasi: prima si pianifica, poi si scrive, poi si corregge. In questo modo si lavora più in fretta e meglio!

Quinto suggerimento: divertirsi! Banale, forse, ma sempre vero. La scrittura deve restare una parentesi piacevole e noi dobbiamo conservare l’entusiasmo e la passione. Se mancano loro, manca tutto il resto! Quindi diamoci obiettivi, diamoci tempistiche, organizziamoci a dovere, ma non dimentichiamo che gioia, freschezza e amore per la penna sono necessari e preziosissimi. Garantito!