I consigli di scrittura di Alessandro Morbidelli

In un post precedente, abbiamo ospitato sul nostro blog tre consigli di scrittura di Alberto Cola, che ci ha parlato dell’importanza della curiosità e di avere personaggi forti per le proprie storie.

Siamo liete di avere con noi lo scrittore Alessandro Morbidelli, chiamato in causa propro da Alberto nel suo consiglio: “non pensare alla storia, pensa al personaggio.”

Insomma, cosa avrà di tanto speciale il personaggio di Alessandro Morbidelli?
Lo abbiamo chiesto proprio a lui.

Quando uscì il mio romanzo d’esordio, “Ogni cosa al posto giusto”, molti si innamorarono del protagonista. Bruno Pedrini nacque un giorno di primavera di qualche anno fa. Mia nonna stava usando una mannaia su un pezzo di carne. Colpi secchi, precisi, che facevano ballare il tavolo della cucina. Io ero lì con lei. In sottofondo, la televisione accesa e il notiziario. A un certo punto passò la notizia di un tizio, un pedofilo, se non sbaglio, che aveva fato del male a un bambino. Ricordo ancora la mannaia vibrare a mezza aria e mia nonna che dice: “Ecco, io a quello lì, un pezzetto per volta gli taglierei via!” Non disse “io lo farei fuori”. Disse “un pezzetto per volta”. Una pena protratta nel tempo, dolorosa e che ricordasse al condannato, sempre, quello che aveva fatto. Io e Bruno sorridemmo assai, perché sotto sotto la pensavamo come lei.

Ed ecco i tre consigli di scrittura di Alessandro Morbidelli, autore, carbonaro (è tra gli autori di Maiden Voyage, romanzo collettivo di fantascienza), blogger e molto altro.

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  Primo consiglio. Partite sempre da un presupposto molto importante: chi legge merita rispetto. Perché paga tanto l’autore famoso, quanto quello alle prime armi. Lo paga con il suo tempo, la moneta più preziosa che ha. Come si rispetta chi legge? Offrendo un prodotto professionale. Chi scrive deve essere in grado di fornire un prodotto perfetto. Per farlo, deve essere preparato, predisposto a imparare e a farsi dare una mano dai professionisti veri, non dagli amici di tutti i giorni che ti dicono bravo a prescindere.

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  Secondo consiglio. Il criterio di veridicità. Chiedetevi se quello che state scrivendo potrebbe succedere davvero. Saltare fuori da una finestra al terzo piano e atterrare sul marciapiede a pie’ pari per poi mettersi a rincorrere un’auto in fuga potrebbe funzionare, se state scrivendo la storia di una creatura fantastica venuta da un altro mondo. Ma per quanto possa essere tosto il vostro detective o il vostro ispettore, sappiate che le sue caviglie sono proprio come le vostre.

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  Terzo consiglio. Io non credo nella forzatura. Per me non ha mai funzionato lo “scrivere almeno sei pagine al giorno”. Scrivete se ne avete voglia, se siete dell’umore giusto. Altrimenti fate una cosa molto più bella: leggete. Oppure andate a fare un giro, ascoltate musica, guardate un film.

Grazie, Alessandro, per aver condiviso con noi i tuoi tre preziosi consigli di scrittura.

Buone scritture… a te e a tutti noi! 🙂

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