“Tutto iniziò a Halloween” di Anna Maria Bonavoglia – Recensione / Halloween 2022

Questo articolo è pubblicato nella cornice della rassegna collettiva di dieci giorni dedicata ad Halloween 2022.

Recensione a cura di Alessandra Micheli – Les Fleurs du Mal blog

Introduzione.

Baron. Salve lettori di questa sottospecie di femmina che è in realtà un camionista travestito..

 Ti lancio una ciabatta se non fai il bravo presentatore!

Baron. Uffà..

Riprovo…

Ecco riprova faccia da teschio.

Baron. Salve amati lettori.

Da tanto tempo manco in questa dimensione terrena.

So che è stato un periodo durissimo e che ha messo alla prova tutti voi.

E dalle prove o si esce rafforzati, o depressi o più scemi di questa blogger

Ti ho letto maledetto!

Baron. Ma il risultato  più tragico di ogni dolore, di ogni perdita, di ogni orribile problema è quello di recidere il legame tra voi e il mondo altrove. E quel mondo però vi serve. Li nascono prosperano e si rifugiano i sogni, le fantasie, persino quegli incubi che vi servono per comunicare con l’abisso e l’ombra, farci amicizia e impedire di dominarvi e di sottomettervi. Ecco che in questi sette gironi, sette come il numero magico per eccellenza, tenteremo di riparare la strada interrotta…

Eccovi a voi il primo libro di questo viaggio nel mondo altro..

TUTTO SUCCESSE A HALLOWEEN di Anna Maria Bonavoglia.

E’ vero il titolo del libro della Bonavoglia, miei lettori.

Tutto successe proprio quel magico trentuno, quando i veli tra i mondi si sollevano e la fantasia, tutta la fantasia oscura e luminosa torna a camminare sorridente in terra.

La signora morte smette di indossare un cupo sudario.

Il terrore smette di essere il monito con cui la società di gestisce e ci educa.

E il bizzarro, la follia, e la ribellione sono accolte come perdute sorelle.

Tutto in quel giorno del 31 ottobre.

Odiato e amato, ma meta di tanti sognatori, che non sfuggono dalla realtà ma che tentano a volte invano di dare nuova forma a essa.

E cosi tutto accade proprio in quel momento.

Tutto miei adorati lettori.

Non solo il ritorno di quella sensazione di meraviglia che provavamo anche da bambini.

Ma accade anche che tutte le separazioni, le cesure e le apparenze…svaniscano.

E cosi che accade in questo testo.

Non solo un indagine colorata di gioiosità e di dolcezza.

Non solo accadimenti cosi bizzarri capaci di strappare un sorriso ma un vero e proprio ribaltamento dei ruoli.

I cattivi, beh restano sicuramente cattivi ma meno paurosi.

Sono sciocchi, vanesi, sono la vera essenza del male, quello che porta la stupidità umana a perdersi dietro vaghi sogni di successo, di ricchezza e di potere.

Sono i viandanti troppo sicuri di se che si perdono nelle notti gelide e senza luna.

Sono coloro che rifiutano di vedere il bello e la meraviglia del mondo.

Di accontentarsi di cosa hanno.

E gli errori invece sono semplici, genuini e affatto eroi.

Hanno l’aspetto innocuo di chi viene quasi ignorato da un mondo fatto di apparenze.

 Da un mondo che cataloga, standardizza e nomina ogni cosa.

 E non per muoversi agevolmente in questo territorio grazie a mappe che sono solo un messo.

Il nome diventa la prigione in cui si racchiude la vera essenza di cose e persone. Il nome, l’aggettivo, il ruolo, l’aspetto divengono descrizioni rigida da cui non si può scappare.

 Il ragazzone che fa il buttafuori nelle discoteche è il classico violento senza cuore.

 Il vecchietto claudicante, l’innocuo svampito.

La signora elegante è la rispettabile erede di quel mondo borghese che da tempo ci domina.

E una portiera è solo una portiera.

 Erede dei cliché classisti, erede di ogni distorsione e di ogni difetto.

E la laureata è la snob che guarda tutti dall’alto in basso.

E ci si aspetta che ognuno, poveri e reietti stiano nel loro mondo privato.

 Non si mischiano i caratteri, non si confondono le gerarchie sociali cosi nettamente create a hoc da uno strano e rugoso sovrano sul trono.

A Halloween tutto questo accade.

Le persone perdono improvvisamente la loro maschera.

Le prigioni hanno sbarre cosi molli da cui è facile uscire.

E cosi l’antica solidarietà contadina, osteggiata e criticata diventa viva e vera in un condominio che è emblema e apoteosi della divisione moderna.

Ci si ignora, regna il caos, si pensa ai propri interessi.

E invece no.

La nostra custode non più portiera con cipiglio fiero da vera Dea dell’ordine mette ognuno al suo posto e lo libera, sopratutto, dagli orpelli delle convenzioni sociali.

Restituendo esseri umani e non più macchiette.

Succede tutto a Halloween.

Quando dal male nasce il bene, cosi come è giusto che sia in questa notte di follie.
Dove l’uomo sarà sempre e soltanto più importante del Sabato.


Per saperne di più sull’iniziativa, leggi il comunicato dell’evento.

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