Nuovo titolo per Futuro Presente: “JUNK” / Ecco la prefazione!

Uscito a dicembre 2022 il titolo numero 58 della collana Futuro Presente, curata da noi editor di Studio83 per Delos Digital edizioni.

Si tratta di “JUNK. Racconti dal Tomo contest 2”: un’antologia con i migliori racconti della seconda edizione del Tomo Contest, il trofeo letterario bandito dalla libreria indipendente Tomo di Roma.

Tornano le storie dal Tomo Contest: seconda edizione, nuove suggestioni, tra ironia e rimpianto, verso il futuro.

Dopo la seconda edizione del concorso letterario della libreria Tomo di Roma, abbiamo nuove spericolate storie da cui partire in esplorazione. Lanciamoci nei segreti del DNA, con una guida quanto meno recalcitrante (Junk di Erica Tabacco), e inoltriamoci nella misteriosa campagna ai margini di un mondo di ferro e circuiti (Il dio Tratòr di Davide Tarò). E poi voliamo su, lontano, verso i satelliti di Giove, ma non senza radici (Europa di Giovanna Di Castro)… per riposarci infine sul nostro divano, ma con un nuovo incredibile televisore (Oh, essere Dean Martin in Un dollaro d’onore di Michele Giordani). Allacciate le cinture, dunque, e accendete l’ebook: si parte!

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Pubblichiamo oggi la PREFAZIONE all’antologia, scritta dalla curatrice Giulia Abbate, come lo scorso anno, per la prima antologia dal Tomo contest: “Le donne di P”.
Buona lettura!


JUNK. Racconti dal Tomo Contest 2
Prefazione di Giulia Abbate

È per me un grande piacere introdurre questa raccolta di racconti: i migliori della seconda edizione del Tomo Contest, premio che già lo scorso anno è culminato nella nostra antologia decembrina Le donne di P, e che ci dà anche nel 2022 delle storie argute, sagaci, avvincenti, emozionanti.

Il Tomo Contest è il concorso letterario organizzato dalla liberia Tomo, realtà indipendente nel quartiere romano di San Lorenzo: uno dei pochi luoghi della Capitale nel quale si vive una dimensione comunitaria di quartiere, oltre a quella urbana di una megalopoli troppo spesso fagocitante. La libreria Tomo è uno dei fulcri di questa vita comunitaria, e ha scelto di dedicare alla fantascienza entrambe le edizioni del neonato Contest, intitolato “Il futuro secondo noi” e con una giuria che, oltre alla sottoscritta in veste di “specializzata”, conta a maggioranza assoluta scienziate e scienziati. Sono: Francesca Ceradini, biologa molecolare, Barbara Negri, astrofisica ASI, Rodolfo Negri, docente di biologia molecolare e bioinformatica, Ettore Perozzi, fisico ASI, Alessandra Tedeschi, matematica. La libraia Nicoletta Frasca, che ha retto le fila dell’organizzazione, mi ha affiancata nel #teamumaniste, e l’esperienza di lettura e di confronto è stata davvero stimolante.

Lo scorso anno, per la prima edizione del Tomo Contest, abbiamo avuto il piacere di scoprire scrittrici e scrittori non specializzati e non conosciuti nell’ambito della fantascienza, ma comunque in grado di usare molto bene gli strumenti di questo genere letterario per darci racconti di ottima qualità. Il lavoro di Futuro Presente, con Le donne di P, è stato quindi di presentare queste voci al fandom di appassionat* di fantascienza, permettendo a mondi e penne diverse di conoscersi, e augurandoci future confluenze e strade comuni.

Quest’anno, tra i premiati e le premiate ci sono invece nomi noti della fantascienza italiana: questo ci fa pensare che un altro effetto positivo del Tomo Contest e del nostro lavoro di curatela sia stato quello di donare a fantascientiste e fantascientisti un nuovo spazio di espressione, nel quale mettersi alla prova. Non so se ci saranno altre edizioni del Tomo Contest, che è un lavoro complesso da seguire, per la libreria e per tutte e tutti noi. Sono però certa che questo lavoro ha già dato frutti: con la connessione di prospettive diverse e a volte separate, nell’unico “luogo virtuoso” del concorso letterario; e naturalmente con le storie che avete letto, e che siete in procinto di leggere. Quattro storie che ci propongono scenari nei quali la tecnologia più avanzata si mescola con la quotidianità più scafata, sia essa un giardino o un divano, e persino con le tradizioni locali, di nord e sud ugualmente rappresentati.

Partiamo con Junk di Enrica Tabacco, racconto primo classificato, che dà doverosamente il titolo alla raccolta. Tabacco si è fatta conoscere di recente, esordendo nella fantascienza proprio su queste e-pagine, ovvero con Futuro Presente, che ha pubblicato la sua prima storia Fuga psicogena: un racconto malinconico e toccante su una mente toccata dall’Alzheimer, di fronte a una nuova cura. Dopo di esso, Tabacco ha pubblicato diversi altri titoli con Delos Digital e altri editori, dimostrando di essere a proprio agio non solo con la malinconia, ma anche con l’ironia: Junk ne è la conferma, racconto condotto dalla voce narrante di uno scienziato frustrato, che viene interrogato in merito a una scoperta potenzialmente rivoluzionaria. Il dottor Stocco è un personaggio attento, che non rivela mai tutto, né ai suoi aguzzini, né a noi, e si colloca nell’augusta tradizione degli scienziati insopportabili, a partire dallo psicopatico Viktor von Frankenstein di Shelley, fino al tremendo Griffin de L’uomo invisibile di Wells.

Il secondo classificato del concorso è Il dio Tratòr di Davide Tarò. E anche Tarò è una conoscenza, e direi quasi una sicurezza, per il fandom italiano. Scrittore, saggista specializzato in cinema e anime, ci regala una storia spiazzante e gustosissima, densa di suggestioni, che dal cyberpunk tecno-distopico sdrucciola improvvisamente in qualcosa di simile al folk horror, ambientata in un piccolo comune del friulano, dal significativo nome di “Gorgo”. Un indizio: “Tratòr”, pur non essendo italiano, non è una parola straniera…

Il racconto terzo classificato, L’azzurro tra le foglie di Tatiana Santin, è un interessante esempio di xenofiction, ovvero fantascienza da un punto di vista non umano. Purtroppo però non è incluso in questa raccolta, dato che l’autrice si è resa irreperibile dopo la premiazione… ecco una delle fatiche di questo lavoro complesso, e forse una delle più frustranti (rispetto ad esempio a un bell’editing, nel quale ci si confronta cordialmente e proficuamente sulle storie).

Seguono, alla coppia premiata, due storie che hanno colpito favorevolmente la giuria, e chesono sicura faranno lo stesso con chi legge.

Con Europa ritroviamo Giovanna Di Castro, premiata anche lo scorso anno e inclusa in Le donne di P con il racconto Il sorriso di Ayelet. Come quello, anche questo si dipana tra terra e spazio, tra scienza avanzata e sapore agrodolce del ricordo, intorno a relazioni familiari e amicali, che contrappuntano sommessamente il senso di meraviglia lanciato verso il futuro. Dopo due piazzamenti, mi aspetto da Di Castro che continui a scrivere racconti di fantascienza, e naturalmente che li mandi a Futuro Presente!

“Oh, essere Dean Martin in Un dollaro d’onore (o delle gioie di un nuovo telecronovisore)” è un titolo che già dice molto della personalità autoriale di Michele Giordani, che gioca scanzonato con il postmoderno e la fantascienza “salottiera”, e in poche battute ci delizia con la sua ironia, rivolta al povero protagonista, ma anche un po’ a noi “spettatori”. Giordani ha all’attivo un romanzo, Il gioco e la candela, pubblicato quest’anno per Eretica Edizioni, in cui il protagonista è uno studente del “Dipartimento di Letterature Medievali e Moderne Fantastiche e Comparate”.  Come lui, speriamo anche noi di allenare la comparazione e districarci tra la realtà e la finzione… possibilmente in favore della seconda.

Buona lettura!