Regalare libri a Natale: sì o no?
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Con l’Immacolata Concezione, siamo ufficialmente nel periodo pre-natalizio! L’Avvento è per le persone di fede cattolica un momento di preparazione simile a quello della Quaresima, che ispira preghiera, riflessione e penitenza. Per tutti gli altri, c’è solo la penitenza: quella della ricerca dei regali di Natale.
Negli anni abbiamo consigliato diversi titoli interessanti da regalare e da leggere sotto le feste. Quest’anno vogliamo andare più alla radice e chiederci: regalare libri per Natale è opportuno? Come scegliere un libro da regalare? Come evitare sbagli, o doni destinati a prendere polvere in fondo a uno scaffale o a pareggiare le gambe di un tavolo difettoso?
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Ci siamo imbattute via Todaro Editore in un post singolare, sul bel blog Biblioterapia Italiana, che si intitola “Non regalate libri a Natale: ecco perché”.
I motivi elencati nel post sono diversi. Su alcuni non siamo d’accordo, ad esempio, sul fatto che “si contribuisce all’uccisione dei libri”… ma vale per i salami: regala marmellate!
Oppure: “il libro che regali lo devi prima leggere tu”. Chi dice che il destinatario abbia i tuoi stessi gusti?
Inoltre, contrastiamo con tutte le forze il concetto” piuttosto regalate candele profumate”: no, per pietà divina, le candele profumate NOH!
Altre motivazioni addotte per non regalare libri a Natale sono poi più comprensibili, perché espressioni di una paura che in fondo abbiamo un po’ tutti: avrò regalato il libro giusto?
Corollario: ora lui/lei mi odierà, come un bambino quando nel bel pacco colorato trova un pigiama?
(E prima di considerare un’esagerazione la parola odio, mettetevi nei panni di una persona – io – che riceva un bel libro di ricette, con la dedica USAMI.)
Abbiamo quindi pensato a un piccolo elenco di suggerimenti, senza nessuna pretesa di esaustività, per salvare capra e cavoli: cioè per conservare tanto la bibliofilia, che l’amore dei nostri relativi.
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1. Niente calamità.
Evita di regalare libri che parlino di tragedie, violenza, lutti e dolori. A meno che tu non abbia una espressa richiesta in merito (ad esempio, l’ultimo romanzo di un autore/autrice adorat* dal destinatario del regalo; oppure se il tuo parente è un disastrologo) cerca di scegliere storie poco o per nulla traumatiche. Non perché non meritino la lettura, ma perché ognuno ha la sua sensibilità e nel caso di un regalo “generico” dobbiamo assolutamente tenerne conto. Per stare sicuri ed evitare odio a scoppio ritardato, quindi, meglio ipotizzare una sensibilità massima e tralasciare i sensazionalismi.
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2. Niente strenne.
Il Natale è una festa che piace a tutti, ma anche no. Quindi, sempre ipotizzando di non ricevere richieste specifiche e di non avere a che fare con feticisti di pucciosi gattini/cagnolini salvafamiglia strappalacrime, evitiamo anche gli instant-book spudoratamente commerciali. Anche perché sono idealmente dotati di una fascetta con su scritto “il regalo di Natale perfetto per chi non ha voglia di pensare a un regalo di Natale decente”.
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3. Regalare significa rispettare.
Questo significa che il tuo gusto personale non deve essere la sola e unica bussola (anzi, magari potresti trovarti a considerare un titolo che non leggeresti mai!). Significa che un argomento che ti appassiona particolarmente può non essere appetibile per il resto del mondo. Vale anche per il genere letterario: draghi, astronavi, delitti o avanguardie non sono per tutti, ma per chi già li ama e li conosce!
Significa anche che se hai di fronte una persona che non legge, probabilmente non leggerà nemmeno il tuo libro, e tu darai solo l’impressione di volerlo catechizzare. Evita dunque sia i libri che le candele profumate, e dirigi altrove i tuoi sforzi: un film o una serie in DVD tratti da un libro possono essere un buon compromesso, ad esempio.
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4. Non solo romanzi.
Ci sono anche libri fotografici, o di illustrazioni, o fatti in modo particolare (con questo non intendo assolutamente suggerirti un libro da colorare. No. Ripeto: NO.) Anche in questo caso, tieni sempre presente il gusto e le passioni di chi poi dovrà sfogliarlo, perché anche un libro d’arte o fotografia non è generico.
La saggistica ha diverse proposte di livelli vari, che possono essere interessanti: metti da parte quel trattato sul tomismo aristotelico e fatti qualche domanda sul destinatario del regalo. Magari le piacciono i viaggi, o deve recarsi in un luogo particolare? Può aiutare una guida, o meglio un bel reportage? Oppure si occupa nel tempo libero di qualcosa che potrebbe voler approfondire, ha interessi specifici, pratica sport o attività particolari? Evitando manuali troppo tecnici, prova a fare una ricerca tematica che metta d’accordo l’hobby/necessità specifica con la leggerezza: potresti trovare qualcosa che piaccia davvero, e che allo stesso tempo faccia sentire chi riceve considerato, capito, ascoltato.
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5. …ma occhio ai manuali.
Sicura che un casalingo sia felice di ricevere un libro di ricette? Sicuro che una puerpera apprezzi un manuale con l’ennesima formula per essere madre perfetta e avere un bebè inimitabile? Sicuri che a chiunque faccia piacere un libro su come dimagrire?
Fai molta attenzione a non proiettare su chi hai davanti la tua idea di “come dovrebbe fare meglio una certa cosa”, attraverso la proposta di un manuale di istruzioni: potrebbero essere le istruzioni perfette per un obiettivo completamente diverso da quello che è nel cuore del ricevente. E tu farai la figura dell’arrogante sotuttoio.
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6. A Natale abbiamo tutti più buoni.
Se non conosci abbastanza la persona o hai paura di sbagliare, puoi pensare a un buono: e prima di lanciarti sul megaportale monopolista o nel megastore luminescente al centro commerciale, recati nella libreria di quartiere più vicina (non a te, ma al tuo caro!) e chiedi alla libraia o al libraio se ha dei buoni, o se può aiutarti a ideare qualcosa di simile.
In questo modo il tuo regalo non sarà solo il libro, ma anche una connessione ad alto valore umano e culturale!
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Chiedere è lecito.
Non c’è niente di male a fare qualche domanda!
Puoi restare sul vago: “cosa hai letto ultimamente?”
“Che autrice/autore ti piace?”
“Ho visto che leggi gialli: come mai, quali ti piacciono?”
Magari evita di fare domande simili il ventitre di dicembre, e gioca con un po’ di anticipo. Oppure, fai esattamente l’opposto: senza troppe menate, di’ chiaramente che hai piacere a fare un regalo di Natale azzeccato, e fatti dare un titolo o una lista dalla quale scegliere.
Può sembrare poco creativo, ma… chi se ne frega?
Mettiamoci dall’altra parte: chi di noi non vorrebbe sentirsi chiedere: “che libro vuoi che ti compri?”
Per quanto mi riguarda, se facessero tutti così tornerei ad adorare il Natale!
Ora la parola a te: regalerai libri per Natale? E quali? Come ti regoli per questo tipo di scelte? Hai altri consigli da condividere?
Scrivilo nei commenti!
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