Ieri è uscito un romanzo che in qualche modo ci vede coinvolte.

“Come volano le api” di Chiara Castello, Le Plurali editrice, è un romanzo distopico a forte vocazione antispecista ed ecologista: è la storia di Carla, infermiera che trova lavoro nella misteriosa Riserva. Lì, esseri denominati “subumani” sono allevati e sfruttati come prede, in cacce selvagge tra i boschi, per il divertimento di ricchi e di chiunque possa pagarselo.

La postfazione al romanzo è a cura di Giulia Abbate, che ha individuato possibili filoni concettuali e titoli di grandi autrici di oggi e di ieri, che parlano di cose simili, o in modo simile, con un fil rouge alla base che include Chiara Castello in un discorso più ampio, in una ideale comunità di voci.

Potete leggere parte della postfazione sul blog di Giulia Abbate, qui: La mia postfazione a”Come volano le api” di Chiara Castello, Le Plurali editrice

“Come volano le api” di Chiara Castello è una storia dura, che non esita a colpire e che allo stesso tempo contiene un nucleo di profonda pietas. Un romanzo condotto con un lavoro stilistico complesso per una prima opera, messo al servizio di messaggi chiari e coraggiosi. Dipinge un futuro in cui a elementi a noi familiari si sovrappongono realtà inaudite, ma socialmente accettate. Questo gioco tra familiarità e straniamento è una caratteristica precipua della distopia, che porta alla superficie una domanda inquietante: sicure, sicuri che la realtà rappresentata sia così inaudita, “mai udita”, così inverosimile o inesistente?

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Ringraziamo Le Plurali editrice per la fiducia e la considerazione, e vi invitiamo a non perdere “Come volano le api”. Sfruttamento, paura, crudeltà, follia, ma anche riscatto, libertà, amore, sorellanza, preghiera… in poche pagine e tante voci questo romanzo vi appassionerà, vi commuoverà, vi farà pensare!